Pompei, come ben noto, rappresenta un elemento fondamentale per gli studi sull’antichità, in quanto mostra le condizioni ed il contesto della vita antica interrottasi improvvisamente la notte tra il 24 ed il 25 agosto con l’eruzione del Vesuvio che la seppellì sotto una coltre di cinque metri di ceneri e lapilli. L’inaspettata fine e la distruzione della cittadina campana ci ha lasciato abbellimenti, utensili e attività praticamente intatte, che oggi rappresentano un patrimonio di conoscenze allo studio degli esperti da un secolo e mezzo e più.
Dal 1748 ai nostri giorni continui scavi hanno portato alla luce nuovi elementi di conoscenza del periodo. Oltre alle bellezza artistiche note a tutti come affreschi, statue, mosaici ed utensili, sono stati scoperti aspetti meno noti, come l’erba tagliata il giorno prima dell’eruzione, il cibo, gli animali e molti altri particolari che il altri siti archeologici non si sono preservati perchè consunti dal tempo o da altre civiltà.